Una vita, la sua, vissuta in piena libertà fino alla fine, prestando il volto - sul palco e sul grande schermo - a tante donne forti e indipendenti, dalla ricca snob di «Travolti da un insolito destino…» a Lidia in «La classe operaia va in paradiso», da Filumena Marturano nel capolavoro di Eduardo De Filippo a Nora in «Casa di bambola». «Credo proprio che le donne... ( leggi tutto ) dovrebbero imparare a vivere anche senza gli uomini. Io credo che una parte della vita la si deve vivere con noi stessi. Vivere è anche diventare padroni della propria vita, vuol dire amare se stessi, amare le persone che si incontrano, amare il lavoro che si fa e soprattutto amare la propria solitudine, imparare a conoscerla, non averne paura, piacersi».

il suo sguardo è jazz e non mi rimane che omaggiarla

l'incontro con maestri d'arte mi hanno permesso di approfondire diverse tecniche: pittura ad olio, acrilico , pittura su vetro e legno, interpretandone la volumetria, la materia, l'accostamento con diversi materiali. Il risultato di ciò che creo è un connubio tra moda e ricerca del fantastico percorrendo nuove strade interpretative attraverso l'esplorazione della storia antica e del costume, del cinema, della danza e del teatro, interpretando il culto della donna in tutti gli aspetti.