" NON SEI TU CHE SCEGLI L'ARTE , E LEI CHE TI SCEGLIE E TI GUIDA NELLA TUA VITA . E COME GETTARSI NEL VUOTO ED IMPROVVISAMENTE SCOPRIRE CHE STAI VOLANDO ... "
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Esposizioni e riconoscimenti
ULTIME MOSTRE Milano galleria Eustacchi 1983 - S. Margherita Ligure 1985(Galleria S.Margherita) - S. Margherita Ligure 1987 - Porto turistico di Lavagna 1988 (Assessorato turistico) -Galleria Duomo(Crema) 1988 - Edizione Bautta 1989-90 - Avis Comune di Milano " ELtesinel" 1990 - Università Statale di Milano ISTU 1990 Milano Palazzo Arengario 1990- Saletta d' Arte Festa del Perdono 8 1990 - Saletta d'arte via Festa del perdono8 1991 - Milano- Gall. Centro Arte 1998Saronno Gall.Centrale 2000 - Courmayeur- Centro Arte 2001 Courmayeur Gall. My Art 2002 - Courmayeur Torre Malloquin 2004- Courmayeur Torre Malloquin 2005 - Courmayeur Torre Malloquin 2006 - Courmayeur Torre Malloquin 2007 - Courmayeur Torre Malloquin 2007 Milano – Centro Rosetum 2007- Aosta Saletta dei Portici 2007 Milano – Galleria san Lorenzo 2008Milano – Galleria San Lorenzo 2008 - Courmayeur Torre Malloquin 2008 - Finale Ligure Galleria BERSANI 2008 - Finale Galleria Bersani ( Dubai ) 2008 - Finale Galleria Bersani 2009 - Torino Galleri Novalis 2009, ARTE 900 Milano 2012, ARTE Pordenone 2013, ARTE Padova 2013,"Galleria Passepartout"2014,"Galleria Mariani" 2014, Monza" Villa Rale" 2015 ,Portofino "Galleria d'Arte Portofino" 2016,"Galleria Portofino2016" "Monticello golf ""Porche Golf Golf Milano "Carimate Golf ", Barlassina Golf, Galleria Portofino2018Galleria Portofino 2019.
HANNO SCRITTO DI LUI
22 giugno 1989 " La Repubblica" - 12 luglio 1989 "La Gazzetta dello Sport" - 22 ottobre 1989 "IL giorno"23 ottobre 1989 - "Corriere della Sera"27 ottobre 1989- Arte e cultura10 maggio 1990- "Corriere della Sera" 6 dicembre 1990 "Corriere della Sera"- 22 febbraio 1990 "Corriere della Sera"17 marzo 1990 - "Corriere della Sera"14 maggio 1990 - "Corriere della Sera"9 maggio 1990 - "Il Giornale"5 aprile 1990 - "Corriere della Sera"Luglio 1990 "Milano Milano"16 Febbraio 1991 - "Corriere della Sera" -15 Aprile 1991 "Corriere della Sera" -13 Maggio 1991 "Corriere della Sera" -Luglio 1991 " Milano 90 - Maggio 1992 " Milano 90" - Settembre 1992 " Il Giornale -19 febbraio 1992 " La Repubblica" "Art Convestion Italia"1997 - 2000 "Arte Mondadori " - "La Stampa" 2007 - "La Valleà© 2007-Silvia D'Ambrosio, Giuseppina Pedata,Gallo,Ursula Celesia, Antonino De Bono, Giancarlo Telloli, C.Costantino "Arte Mondadori 2007"Arte Mondadori"2008 "Corriere Della Sera 2008 "La Repubblica" 2008 "Life Club" 2009 " Imballaggi" 2010,"Corriere della sera"2014,Portofino Coast 2015,"Golf People Magazine"2015 , Corriere della Sera 2016 ,Portofino Coast .
Critiche
"Concetto Virtuale"
Alfredo Pieramati lascia il segno sulla sostanza filosa ,filamentosa e tecnologica,muovendosi in bilico tra esperienze da borderline.
Il logotipo della narrazione diventa intuitivo e solo apparentemente razionalizzato. La tecnica
come scusa per raccontare un altro se stesso a resoconto di specchi critici riflessi in divinità
solari.La ricerca è personale e del tutto atipica perchè come quella di un designer o di un architetto
attiva ambiti multidisciplinari mescolando differenti abilità , senza per questo approdare ad un
punto di vista definitivo o aderire a movimenti programmatici con propositi di rivelare segreti
nascosti nell'operare artistico.Una scelta della libertà espressiva a volte è penalizzante , ma nel tempo il percorso compiuto conferma l'incisività dell'artista e attesta la sua competenza ad esercitare il mestiere di chi traduce il sogno e la visione in prodotti tangibili .
Il linguaggio di Alfredo Pieramati nasce dalla corporalità , per contrapposizione e regresso.
E un sogno che diventa segno . E l'esperienza della carnalità peccaminosa espressa nelle sue
tele contrassegnate dalle pennellate viziose filtrate dalla grafica digitale e contaminate dalla purezza del fare digitale.
Nulla di esoterico e nulla di spirituale lo affliggono ma,come in un'esperienza di trasformazione mistica ,traduce giorno dopo giorno il suo divenire verso l'ascesa in segni che lo proiettano nell'astratto.Concretezza delle dicotomie dell'arte,espressa dalle linee presenti nei suoi quadri,i"compact disc" rappresentano forse i richiami che lo porteranno a sconfinare nel tridimensionale,in asse tra design e architettura.Le tracce delle immagini colme di MB sui CD sono movimenti frantumati e poi ricomposti per essere rimixsati con sonorità cromatica che rimandano alle emozioni
.L'"oggetto" di comunicazione CD degli ultimi vent'anni diventa "Soggetto" nelle tele e sculture di Pieramati nascondendo al suo interno MB di informazione,sensazioni,immagini,le sue opere figurative e ricordi.
I due momenti sono sorprendenti: tanto futuro raccontato nell'astratto di un uomo, tanto concreto
nel suo tendere ad una memoria tangibile,fatta di oggetti e corporeità .
La ricostruzione figurativa ha in se tendenze verso il geometrico ed è evidente , i compact disc sono centri,dove invece di circoscrivere le finalità della ricerca pittorica si incastrano oggetti attinenti che porteranno alla contaminazione tridimensionale che non è da confondere con
l'indole di un tecnologo,perchè la ricerca di Alfredo Pieramati è da contestualizzare nelle aspirazioni e nelle visioni di un artista che in percorsi asimmetrici si interroga sulle dinamiche delle alterazioni materiche .
Nel contesto di questa indagine è legittimo registrare come la ricerca dell'equilibrio in queste
opere è da riconoscere. Alfredo Pieramati osserva lo spazio ma il suo sguardo non è quello di un astronomo,piuttosto è quello di una persona che trova le energie per agire nel campo della sperimentazione emozionale.
E un'esercizio che implica l'intuito e la razionalità ma non si concentra sul rigore vincolante della tassonomia e della classificazione generica dei concetti.Gli oggetti e i soggetti che sono il risultato conseguente di questi talenti ,incoraggiano spostamenti su piattaforme mediatiche dove il contatto con il fruitore è più immediato .
Astrattismo pop ed iconografia sono la carta d'identità di quest'arte.
Rimane quindi lo stupore costante e la messa a punto di cognizioni nuove nel tentativo di inquadrare,disporre,ordinare,costruire una bussola e dare senso e critica al lavoro artistico.
E in questa direzione che la logica operativa e gli strumenti di elaborazione culturale sono predisposti,con la certezza ma a volte anche il dubbio,che la verità e i segreti dell'arte sono
a portata di mano.
C. Costantino
Storie d'Acqua e di Vento:
le Vele di Alfredo Pieramati
Cogliere l'essenza ultima, indagare l'intima sintesi degli opposti, avvicinare con la mente ed il cuore ciò che a tutta prima appare incommensurabilmente lontano…
Acqua e vento, ad esempio, appartengono entrambi indissolubilmente sia al Mare che alla Montagna e permeano della loro presenza i paesaggi e le atmosfere di questi apparentemente antitetici scenari dell'immaginario collettivo.
La neve dei monti che pigramente si scioglie al sole nelle pozze primaverili, i ruscelli che tuonano precipiti fra le gole hanno però già in sà© la cifra, come il presentimento del Mare.
E le bandiere di preghiera tibetane gemono sotto l'urlo del medesimo vento che gonfia le vele di imbarcazioni danzanti nell'immenso mutante immutabile deserto marino.
Alfredo Pieramati è uomo che conosce la natura profonda delle cose e la svela lungo tutto l'arco della sua parabola creativa, prima raffigurando sentimenti ed atmosfere lirici ed intimistici, poi illustrando improbabili ma reali paesaggi urbani; ieri penetrando passo passo nel mistero di antichi villaggi innevati, oggi varcando i mille oceani del vivere su imbarcazioni che dall'acqua sorgono ed all'aria tesa si offrono come in un abbraccio panico.
La tecnica, prima affascinata da quadri e prismi, poi coinvolta in tormentose linee spezzate cui si contrappone la quiete di misteriosi cerchi, oggi finalmente ammiccante verso sinuose ellissi e sinusoidi, parla di precisione di gesti, di rigore compositivo e mentale, di mestiere cresciuto all'ombra dello studio puntiglioso e del faticoso mondo del fare.
Il colore, da sempre traslucido protagonista di sensazioni forti ma calde, rassicuranti e protettive nello squillare di una timbricità avvolgente, racchiude il gesto creativo nel bozzolo che protegge ed insieme esalta una proposta umana ed artistica unica: consapevole e coraggiosa, vitale e nobile.
E', Alfredo Pieramati, maestro di una scuola personale che, raccogliendo suggestioni profonde dai mille ruscelli (acqua vitale ancora!) della pittura contemporanea, ne plasma contenuti e messaggi inediti, personalissimi e carichi di un senso pieno del vivere e del creare.
Giancarlo Telloli
Biografia
Curriculum del Maestro Afredo Pieramati
Alfredo Pieramati nasce a Calvi dell'Umbria . Si trasferisce quasi subito a Milano, ed è quindi cittadino milanese per formazione, per cultura, per psicologia, per abitudini. Dimostra precocemente uno spiccato interesse per il disegno e il colore, frequenta corsi di disegno e pittura del Collegio Girola con grande profitto e soddisfazione. Questi anni determinano le condizioni fondamentali per il suo futuro artistico e professionale. Successivamente viene introdotto a frequentare studi tecnici piuttosto che continuare gli studi artistici della sua passione. Sono anni convulsi pieni di accadimenti, movimenti studenteschi, sociali, giovanili, di cui il giovane Pieramati è partecipe, ma non tralascia mai la pittura che rimane sempre il suo sogno, rafforzando quelle attitudini che lo avrebbero portato a frequentare l'Accademia di Brera. Dopo il diploma tecnico ed esperienze in campi diversi, dove non si sentiva affatto realizzato, lasciò il lavoro e la famiglia d'origine, dedicandosi totalmente alla pittura, ma anche alla grafica e alle arti applicate. Dal 1980 all'83 gira per l'Europa, fermandosi in Grecia e in Spagna. In questi anni amplia i suoi orizzonti intellettuali ed estetici, grazie alla conoscenza di artisti e personalità in un confronto sull'attualità e sulla storia, sulle tecniche e sulle poetiche. Pone così le basi del suo discorso artistico detto del "COMPUTERISMO", che è un richiamo alla teoria e alla prassi della scomposizione delle immagini, riconducibili alle avanguardie di inizio secolo e ripreso ora con la nuova sensibilità favorito dalle nuove tecnologie della comunicazione. Tornato a Milano nel 1987 apre uno studio sul Naviglio Grande al 4 continuando la sua ricerca iconografico analitica. Alla ricerca cosiddetta computeristica, che continua ad essere la parte centrale del suo lavoro pittorico, affianca un'esperienza di immagini della città fatta in un'ottica giocosa e allegra, inserendosi nel mondo delle pubblicità e della grafica. Diversi sono i lavori eseguiti su Milano ed il comune le dedica una personale all'Arengario, Nel 1989 si sposa con una brianzola doc , Marilina e nella vecchia Seregno nel POMIREAU nasce il suo atelier da dove usciranno la maggior parte delle sue opere.La distribuzione dei suoi poster di successo sono distribuiti a livello mondiale da ALBOR , molteplici le mostre in Italia e all'estero con Centro Arte di Milano, e nel 90 la grande collaborazione con CASIO a cui crea una collezione di orologi distribuiti poi in tutto il mondo , Casio le dedica una mostra a TOKIO , Dal 92 in avanti si occupa della montagna e a Courmayeur apre in collaborazione con Centro Arte 2 galeri ed il comune le concede l'usufrutto della TORRE Malloquein , qui nascono i "Silenzi della Neve "con una collezione di circa 150 opere . A Milano con GALLERIA SAN LORENZO nasce la serie di "Vele al Vento " quindi il periodo delle regate e le mostre in Sardegna in concomitanza con ROLEX CUP. In questi anni nasce anche "CONCETTO VIRTUALE " continuazione del "computerismo" plurime sono le mostre con S.LORENZO e Galleria NOVALIS di Torino . Molte sono le sue pubblicazioni sulle testate più importanti . Con Portofino "Galleria Portofino " crea un ponte con il mondo dove verranno venduti molti suoi lavori .La sua base rimane sempre a SEREGNO , dove vive e lavora tuttora .
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