Papaveri, Tulipani e Anemoni: Esplosione di Gioia
Sulla tela fiorisce un campo infinito, dove il caos del colore è luce e invito. Non vedi la terra, ma un'aria vibrante e accesa, un fondo di sogni, una dolce sorpresa.
Il rosso è il sovrano, il timbro più intenso, macchie rotonde che danno al dipinto un senso. Sono i Papaveri, vivi, con il cuore di nero profondo, che da... ( leggi tutto )nzano felici sul resto del mondo.
Poi il rosa e il giallo, gioiosi e leggeri, gli Anemoni aperti, sfavillanti e sinceri. E i Tulipani allungano forme eleganti, tra pennellate celesti e sussurri bianchi e cangianti.
La materia è densa, un gesto di pura emozione, che intrappola il sole in ogni sezione. È un attimo di maggio, fissato per sempre in pittura, la vita che esplode, senza ombra di tormento.

L'Eco dell'Anima sulla Tela
"La mia essenza si manifesta in un'arte astratta e informale, un ponte teso tra lo spirito e la materia, dove l'unico vero soggetto sono le emozioni e le sensazioni che vibrano in me.
Traggo il mio soffio creativo dall'immensità del cosmo, con i suoi misteri inesplorati, e dalla bellezza effimera della natura, tessuta di luci, colori e armonie di forme.
Questi stati d'animo, cerco di interpretarli attraverso un linguaggio istintivo, puro e gestuale, guidato dall'inconscio. È così che, liberando ogni catena espressiva, plasmo macchie di colore che si sovrappongono come destini, rivelando l'intera sinfonia del sentire umano: la luce della gioia, l'ardore dell'amore e della passione, l'ebbrezza della felicità, ma anche l'ombra del tormento e l'eco del dolore, in una mutazione infinita.
Nelle mie tele, il segno e il gesto riaffiorano come memorie sommerse, emergendo da strati di colore. Sono tratti che a volte incidono, graffiano la superficie con forza ancestrale, altre volte si posano lievi, in un respiro di rilievo, richiamando alla luce i ricordi custoditi nel subconscio, quel deposito segreto della mente.
Sintetizzo l'universo dei pensieri attraverso la linea, quell'unica, indissolubile trama che lega ogni cosa: il passato che fu, il presente che pulsa e il futuro che attende. La curvo, la piego, la spezzo in mille direzioni, ma mai ne interrompo il fluire, la sua velocità intrinseca. Questa linea non conosce né alba né tramonto: è, semplicemente, l'Infinito." (Roberta Recanatesi)