In breve, il Valhalla, secondo la mitologia nordica, era la grande sala dorata dove le valchirie (esseri femminili al servizio di Odino), portavano al cospetto appunto di Odino i guerrieri caduti eroicamente in battaglia.

Nella mia interpretazione, il guerriero caduto al centro della scena, si inginocchia davanti alla propria essenza spirituale (la valchiria-fata) che lo accoglie nella m... ( leggi tutto )etamorfosi celeste.
Alle spalle del guerriero, lasciata appunto “dietro”, si vede una figura “grigia” che si copre il volto con le mani, è la personificazione della disperazione (è l’unica figura razionale del dipinto).

La scena si svolge lungo una linea orizzontale al centro che va letta da sinistra verso destra, - “la ‘disperazione’ viene lasciata indietro a struggersi nell’esistenza terrena, al centro il guerriero rappresenta il presente e attende il ricongiungimento con la propria essenza, che gli si presenta davanti sotto forma di valchiria-fata. -
Mentre intorno fluttuano le valchirie come angeli accompagnatori.

Il mio stile artistico prende spunto dal simbolismo, un'arte che attraverso i simboli, la mitologia e la figura femminile, racconta tematiche attuali, dove ognuno di noi trova il proprio io.
Un'arte dove lo spettatore, attraverso la riflessione, riesce a trovare la giusta via della visione onirica della vita e del proprio essere.
Un connubio tra la Donna e l'Universo che ci porta a riflettere sulla vera essenza della creazione. Tutti noi veniamo dall'ignoto e tutti noi nasciamo dalla Donna. In questa fusione di spirito, la mia arte tende a trasmettere allo spettatore quella piccola conoscenza repressa nell'animo umano che talvolta si tende a dimenticare, l'Amore!